ponte termico

Ponti termici e controtelaio in ferro: occhio al dispendio energetico!

Ponti termici, un problema serio per gli edifici che non hanno un’alta efficienza energetica! Si presentano laddove non sono state previste soluzioni costruttive volte ad ottenere un buon comfort abitativo. Gli effetti della loro presenza sono la comparsa di condensa in casa, muffe e degrado dell’intonaco.

Ponti termici, cosa sono

In edilizia, un ponte termico è un collegamento tra la parete esterna di un edificio e la sua superficie interna. In generale, la superficie esterna è esposta a temperature più basse, rispetto a quella interna. Quest’ultima, quindi, importa dall’esterno il freddo, che a sua volta entra in contatto con l’aria umida e più calda degli interni.

Tale connubio comporta la generazione di goccioline di umidità su interstizi e giunture in prossimità degli infissi e tutto questo genera la formazione di muffe e altre problematiche igienico-sanitarie, che possono intaccare il comfort abitativo. Ma quali sono le cause dei ponti termici?

Ponte termico strutturale

I ponti termici possono essere di tipo strutturale o materico. Ovvero, il ponte tra la temperatura esterna e quella interna può essere causato da elementi strutturali costituiti da materiale con conduttività termica diversa.

Un esempio di ponte termico strutturale è la discontinuità presente tra le pareti in muratura portante, in prossimità di pilastri, serramenti e altri collegamenti. Un altro esempio molto comune è il ponte termico balcone. Qui si ha una discontinuità tra il solaio interno e quello esterno, che va ad interrompere la continuità dello strato isolante, in prossimità del balcone appunto.

Controtelaio in ferro, la prima causa di ponti termici

Per quanto riguarda i materiali quindi, è ormai chiaro che un controtelaio in ferro è la prima causa dei ponti termici dei serramenti. In questo caso, cioè, nonostante siano stati realizzati tutti gli accorgimenti per limitare la trasmittanza termica infissi, compare la striscia di muffa lungo il perimetro dell’infisso.

Ponte termico geometrico

Un altro tipo di ponte termico è quello geometrico per cui lo scambio di temperatura è dovuto alla diversa composizione geometrica di un edificio o delle sue pareti.

Inoltre, è molto comune il ponte termico generato dall’assottigliamento di una parete con nicchia. All’interno di tale nicchia è ospitato un termosifone, che si trova al di sotto di un davanzale in marmo. Subito sopra vi è la finestra. In questo caso, è molto frequente la comparsa di muffe tutt’intorno all’infisso e al calorifero, insieme a una percezione di calore più bassa rispetto alla temperatura impostata in casa.

Calcolo ponti termici

Per arginare il problema è obbligatorio effettuare il calcolo dei ponti termici, in fase di progettazione di un nuovo edificio.

La norma UNI TS 11300-1:2014 (Determinazione del fabbisogno di energia termica dell’edificio per la climatizzazione estiva ed invernale) indica due tipologie di calcolo. La prima è il calcolo numerico (UNI EN ISO 10211:2008), la seconda è il calcolo con atlanti di ponti termici (UNI EN ISO 14683:2008).

Correzione ponti termici

Quando un edificio presenta dei punti di discontinuità è necessario procedere alla loro correzione. Ciò è importante per due motivi: primo, per eliminare umidità, condense e muffe. Secondo, per ridurre la dispersione termica e quindi migliorare il risparmio energetico.

Eliminazione ponti termici

Per eliminare i ponti termici è necessario procedere all’isolamento  interno o esterno dell’edificio realizzando il cappotto. Può essere effettuato rivestendo le pareti di spessori costituiti da materiale termoisolante.

Un altro metodo è quello di separare il collegamento tra interno ed esterno con un infisso a taglio termico isolante. Cioè, si isola solamente il punto di dispersione del calore, ad esempio utilizzando una cornice in calcestruzzo.